Il MAMbo, Museo d’ARte Moderna di Bologna, presenta il programma delle attività espositive per l’anno 2020.
Vengono confermate le linee guida portate avanti dalla direzione artistica di Lorenzo Balbi, responsabile dell’Area Arte Moderna e Contemporanea, su cui è stata ideata la proposta espositiva con due progetti inaugurati proprio in occasione di Art City Bologna 2020:
- Fino al 3 maggio 2020 è esposta nelle Sale delle Ciminiere del MAMbo la mostra AGAINandAGAINandAGAINand, che indaga sul tema del loop e della ripetizione della contemporaneità.
- Fino al 1 marzo 2020 è attiva la Project Room del MAMbo, situata negli spazi della collezione permanente, conferma il suo ruolo di spazio di ricognizione su protagonisti e vicende tra le più significative per la storia artistica del territorio con tre focus espositivi dedicati rispettivamente alla rivista bolognese La Stanza Rossa, che ha animato l’effervescente scena culturale della città negli anni Novanta, ad alcuni eventi espositivi progettati ma non realizzati a Bologna dal 1975 – anno di nascita della Galleria d’Arte Moderna, ad oggi e allo storico laboratorio articolo bolognese Studio Bentivoglio, fondato nel 1965 da Vasco Bendini e dal suo allievo Pier Paolo Calzolari e attivo fino alla prima metà degli anni Settanta.
Tra i progetti speciali promossi, un ruolo preminente avrà la realizzazione di un’ampia personale di Giorgio Morandi negli spazi del prestigioso CAFA Art Museum di Pechino. Colore e forme del visibile – questo il titolo della mostra – costituisce la prima retrospettiva sul grande maestro bolognese organizzata in Cina e la più completa finora realizzata. Fino al 28 febbraio 2021.
Ma il MAMbo si snoda e nella sua sede distaccata di Villa delle Rose è aperta fino al 22 marzo 2020 la prima personale di Antoni Muntadas (Barcellona, 1942): Muntadas. Interconnessioni, a cura di Cecilia Guida e Lorenzo Balbi, presenta un’analisi trasversale del lavoro dell’artista, che va dai primi anni Settanta a oggi, stabilendo nuovi campi di significato e relazioni puntuali tra i temi ricorrenti nella sua ricerca interdisciplinare: la globalizzazione, il capitalismo transnazionale, la nozione di dispositivo, la relazione pubblico/privato, i rapporti tra monumenti e memoria, le “microfisiche” del potere, l’interrogazione dell’archivio, i processi della traduzione, la circolazione delle informazioni, l’immaginario politico veicolato dai media.
Sempre a Villa delle Rose, da aprile a maggio 2020, verrà esposto il Programma di Residenze ROSE / ROSE Residency Programme, che giunto alla sua quarta edizione porterà a Bologna l’artista britannica Helen Dowling (1982) per un soggiorno presso la Residenza per Artisti Sandra Natali durante il quale verranno prodotti nuovi lavori.
Un ricco calendario di collaborazioni con festival e rassegne, incontri, presentazioni e workshop continuerà a posizionare il MAMbo come punto di riferimento per il dibattito culturale nella città di Bologna.