Le raccolte del Museo Civico Archeologico si sono accresciute a partire da un primo nucleo formato dalle collezioni dell’Università di Bologna (collezioni Aldrovandi, Cospi, Marsili, Lambertini), successivamente arricchite dall’eccezionale raccolta del pittore bolognese Pelagio Palagi acquisita dalla città nel 1861.
Di lì a poco iniziò la fortunata stagione degli scavi urbani, inaugurata nel 1869 con la scoperta delle tombe etrusche presso la Certosa, a cui seguirono anni di importanti rinvenimenti nella città e nel territorio circostante.
Attualmente le collezioni del Museo vantano circa 200.000 opere, suddivise in sezioni che in parte mantengono ancora i criteri espositivi e l’ordinamento originali.
Per ogni sezione viene proposta un’introduzione sia dell’allestimento sia un breve inquadramento storico del tema trattatto, tema che si identifica nel periodo cronologico ovvero nella civiltà antica di cui sono esposti i reperti.
Vengono poi presentate le opere più significative di ogni sezione, scelte per il loro valore artistico e/o storico, corredate da immagini e da una breve scheda interpretativa dell’oggetto.
Per i più piccoli
Un piccolo contributo del Museo Archeologico per riempire la giornata dei più piccoli: potete scaricare il quaderno didattico “Una casa per Iadi e Perpauti” e scoprire tutto (o quasi) sulla vita in una casa dell’Antico Egitto.
(Foto: pagina Facebook del Museo Civico Archeologico)