Ha inaugurato il 20 novembre scorso “U.MANO – Arte e scienza: antica misura, nuova civiltà”, la mostra di Fondazione Golinelli curata da Andrea Zanotti con Silvia Evangelisti, Carlo Fiorini e Stefano Zuffi.
Il percorso espositivo, aperto al pubblico fino al 9 aprile 2020, è dedicato alla mano e sviluppato su più piani di lettura, dall’esplorazione dell’interiorità dell’uomo all’aprirsi alla comprensione dell’universo che gli sta intorno, in stretto e inevitabile collegamento con il cervello.
Si parte da due grandi installazioni centrali: le mani chiuse, emblema della riflessione sulla propria origine e interiorità, e quelle aperte, che rappresentano invece l’esplorazione e la conoscenza del mondo circostante.
Le mani, come grandi origami specchianti, sono un gioco di simmetria e sono sviluppate a partire dalla digitalizzazione della mano destra del fondatore Marino Golinelli: al termine della mostra, resteranno esposte all’Opificio come simbolo del cammino da lui impresso alla Fondazione, un cammino che, partendo dal passato, possa aprirsi a quel futuro che appartiene alle giovani generazioni.
La terza installazione, prodotta da Fondazione Golinelli, è quella mano-cervello, una scultura “aumentata” che invita ad osservare come osserviamo, giocando prima con gli inganni della percezione e poi con la manipolazione dei dati di osservazione.
Info e orari
Opificio Golinelli – Centro Arti e Scienze
Via Paolo Nanni Costa, 14 – Bologna
Da martedì a venerdì ore 10:00 – 19:00; sabato e domenica ore 11:00 – 20:00
Ingresso: 10€ intero, 8€ ridotto, 10€ biglietto attività + visita per bambini e ragazzi (non applicabile riduzione)