Una presenza inquietante stanzia in via d’Azeglio.
Precisamente sotto il portico dei Bastardini – chiamato così perché ospitò un orfanotrofio fino al 1797 – appare la Diavolessa bolognese.
Si tratta di una statua, simile ai gargouille del Gobbo di Notre Dame, che rappresenta una figura femminile, con testa canina.
A partire dal X-XI nelle chiese e nei palazzi monumentali, i doccioni (parti finali dei tubi di scarico) prendono forma di animali fantastici o demoni. In questi casi si può parlare di gargouille, dal latino gurgulium, termine collegato al gorgoglio dell’acqua che fuoriesce dalla tubatura attraverso la bocca mostruosa della creatura di pietra.
Qualcuno sostiene che la diavolessa fosse protettrice dei viandanti, altri che sia stata posta come monito a ricordo della strega Caterina vissuta proprio in questo quartiere nel XV secolo.